mercoledì 1 maggio 2024

Fabio e l'aquilone

1. Era il più bravo di tutti a far volare gli aquiloni. Il piccolo Fabio costruiva i suoi cervi volanti e li lanciava lassù, lasciandoci tutti a bocca aperta. [Nel disegno si vede una via tra due palazzi e in fondo un aquilone che vola vicino a dei tralicci dell'alta tensione.]  2. A quei tempi vicino ai nostri palazzi c'erano i tralicci dell'alta tensione e i grandi ci rimproveravano quando giocavamo lì sotto… Quel pomeriggio di domenica i grandi non si accorsero che la voglia di volare del piccolo Fabio era più grande del solito e che l'aquilone non aveva un semplice spago, che troppe volte si era spezzato a causa del maestrale che soffia su queste lande, ma un più robusto filo di rame… [Nel disegno si vede l'aquilone e il suo filo che urta i cavi elettrici, provocando una potente scossa.]  3. La città rimase al buio per due ore. «Mamma, non voglio morire!» I tralicci furono recintati e successivamente i cavi vennero interrati ma la favola di Fabio era già finita. Non vedemmo più aquiloni così belli.

 

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